[Fragmento]
<< Molto vi è in Por el Arte de los Quipus di romanzo poliziesco, benché il misterio appaia al servizio della cultura, in realtà anche dell’interesse, e s svolga tra studiosi appassionati di testi antichi, mossi da una sorta di demonio interiore alla scoperta del testo misterioso. Li circondano personaggi di dubbia statura, quando non approfitatori di bassa lega. Per il lettore, se lo sviluppo del disegno portante, la ricerca del testo Arte de los Quipus, è interessante, lo è soprattutto per la casistica che propone e per la continua sorpresa degli eventi, ma soprattutto lo è, almeno per chi scrive, per una sorta di luminosa evocazione della bellezza di Lima, che, forse mossa dalla nostalgia dell’assenza europea, la scrittrice evoca di continuo, in descrizioni magistrali di edifici coloniali, di piazze e di vie, di luoghi caratteristici, realizzata con cromatismi che rendono vivo ogni dettaglio. […] Un mondo cupo trasporta il lettore a climi che si potrebbero definire medievali, mentre lo splendore di una Lima restaurata nelle sue preziosità coloniali, inserite nella modernità, fa del romanzo un testo di grande fruibilità. >>
Giusseppe Bellini (2014) «Recensione: Por el Arte de los Quipus – 2013 – Ofelia Huamanchumo de la Cuba», DAl MEDITERRANEO AGLI OCEANI (ISSN 2284-1091), Universitàt degli Studi di Milano, Notiziario, nr. 58, marzo, p.12.